lunedì 6 agosto 2012

LINGUA OLANDESE: SUONA STRANA MA PENSA POSITIVO

E'da un pó che non aggiorno questo blog. Il perché risiede nel fatto che ogni volta che scrivo ci metto un bel pó di tempo: immagino sempre di essere la penna d'oro di Amsterdam Ovest. Praticamente ogni volta che esterno su questo blog -anche se a qalcuno potrá sembrare solo uno strano bla bla bla- cerco sempre di 'nascondere' dentro il post una notiziola, qualche dato scovato qui e lá,una foto caria, qualcosa che un pó possa servire a un occasionale, o affezionato, lettore.

L'attitune mi deriva, credo, da alcuni (psicologicamente) incancellabili anni nel giornalismo sotto le grinfie di sadici ma ottimi colleghi che peró, a furia di cazziatoni, e calci in culo (il giornalismo é un mondo di cerberi)ti insegnano la struttura base di un pezzo. Bhe' fanculo. Non agli ex colleghi, ovviamente, verso alcuni dei quali nutro tutt'oggi infinita gratitudine (non tutti devo dire, alcuni hanno tentato piú volte di farmi la pelle, riuscendoci con successo) ma alle regole base di un pezzo. Ed infatti sfogliando qualche rivista italiana mi sono resa conto che ci sono dei giornalisti che scrivono delle minchiate pazzesche. I cosí detti 'pezzi di colore' ne contengono ovviamente di piú. Trasposizioni su carta dei loro blog che a volte, sará che é un pó che non mastico l'italiano, faccio fatica a capire, a coglerne il significato, il messaggio, il perché di un editore di doverli pagare per quella grande stronzata.

Allora mi sono fatta forza e mi sono detta che se anche un sedicente affermatissimo giornalista italiano puó spararle cosí senza filo né coda, perché proprio io avrei bisogno sempre di un appiglio alla realtá, ai numeri, a una seppur fetente di notizia?

Tutto questo per dire che ora anche io faró cosí. Butto giú tutto cio'che mi viene in mente, a fontana. Ed infatti, oggi, riflettendo su lgrubazioni e crisi esistenziali mi e' passato per la mente questo:

In Olandese, si quella lingua che chissá perché gli italini considerano piú difficile del cinese, esiste un'espressione bellissima e positiva che dá speranza anche al piú cronico dei depressi. E'KOMT GOED. L'espressine gemella in italiano é: Non ti preoccupare, tutto andrá bene. Con una grande differenza peró: quando la senti da un olandese, non so perché, ci credi veramente. Chi lo dice lo fa con talmente tanta cnvinzione che tu ti illumini di speranza all'istante e rinizi a credere come non ti sccedeva dal giorno della prima comunione. E' incredibile perché é solo questione di tempo ma le cose poi si inizieranno veramente ad aggiustare. Ora, se ho un problema grosso e qualcuno mi dice in italiano che andrá tutto bene, io non ci credo, guardo anzi la persona in malo modo e penso 'perché questo parla per frasi fatte? voglio vedere a lui'. Anzi a volte mi gratto pure un pó. Invece 'Komt goed' ti dá la certezza matematica che quella situazione veramente si risolverá, che tutto andrá a buon fine, che i tuoi problemi esistenziali si risolveranno e tornerá il sereno. Sereno, ovviamente, solo in senso metaforico perché fuori, puoi starne tranquillo continuerá, anche ad agosto, sempre incessantamente a piovere.